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Scuola Viva

PROGETTO “DAL SÉ VIRTUALE AL SÉ CORPOREO”


PR Campania FSE+ 2021-2027
Priorità 2 – Obiettivo Specifico ESO 4.6
Azione correlata 2.f.6
Codice Ufficio 18/NA
CUP: E63C21000480002
Numero moduli: 6
Partner: 3
Tot Ore: 180
Tot studenti coinvolti: 120
Importo finanziato: 50.000,00 €

DESCRIZIONE

Nell’ultimo decennio si è assistito ad una diffusione massiva delle ICT soprattutto tra i giovani, categoria sociale più permeabile all’utilizzo della tecnologia informatica. Ne deriva una marcata virtualizzazione della vita quotidiana che, se da un lato ha i suoi vantaggi, dall’altro comporta un progressivo e preoccupante allontanamento dalla percezione di sé e dal contatto col proprio corpo come mezzo di espressione identitaria e canale privilegiato di comunicazione e relazione.
Le più recenti ricerche neuroscientifiche ci indicano che i rischi di un uso eccessivo delle nuove tecnologie sono causa della diminuzione della capacità empatiche, di condivisione di esperienze reali con amici reali, di movimento e percezione del corpo nello spazio, della difficoltà a stare bene con se stessi e con gli altri e di vivere uno spazio reale sia fisico, sia emozionale (Goleman – L’intelligenza emotiva).

Da anni anche le indicazioni ministeriali pongono l’accento sull’importanza di un lavoro di consapevolezza di sé a partire dall’attività fisica durante tutto l’arco della Scuola Secondaria (MIUR, Linee guida sulla riorganizzazione delle attività di educazione fisica e sportiva nelle scuole secondarie di I e II grado, 2009).
Sono, ormai, molteplici i metodi introdotti nelle scuole di vari paesi del mondo in cui gli studenti hanno la possibilità di prendere coscienza di loro stessi, acquisire un miglior controllo posturale e gestire lo stress imparando a regolare le informazioni provenienti dal corpo con quelle esterne.

I ragazzi, attraverso queste attività, hanno potuto prendere coscienza che il benessere generato dall’allentamento delle tensioni muscolari e dalla consapevolezza del loro corpo può produrre, a sua volta, un allentamento delle tensioni emotive e un alleggerimento dello stress, tipici della fase adolescenziale. Nell’avvicinarsi progressivamente a se stessi, i ragazzi hanno potuto così vivere in prima persona l’esperienza della strutturazione del sé, toccando con mano, nella quotidianità, l’espressione dell’integrazione tra le istanze corporee, cognitive ed emotive inscindibili tra loro.

Il progetto è articolato in 6 moduli:

Modulo 1: I 5 sensi a tavola
I cinque sensi rappresentano gli strumenti privilegiati per la percezione e la valutazione istintiva del cibo. Le percezioni sensoriali entrano in gioco anche nella regolazione della fame e della sazietà.
I Disturbi del Comportamento Alimentare, la cui diffusione ha subito un’accelerazione nel corso della pandemia, sono complessi e multifattoriali quadri clinici, particolarmente diffusi tra gli adolescenti, nei quali gioca un ruolo fondamentale l’insoddisfazione per il proprio corpo.
Un modo efficace per cercare di prevenire l’insorgenza dei Disturbi del Comportamento Alimentare risulta essere quello di rafforzare l’ineluttabile legame tra emozioni e cibo, anziché cercare di svalutarlo o distruggerlo.
Imparare a riconoscere e apprezzare i significati del cibo, e soprattutto, i significati che un determinato alimento ha per ognuno di noi, è fondamentale per riuscire a costruire un sano rapporto con il cibo. Ecco che l’esperienza sensoriale si rivela un ottimo modo per consolidare il legame tra bisogno e piacere, tra cibo ed emozioni, in un sano equilibrio.
Nel modulo gli allievi, supportati da un team di esperti dell’Istituto, hanno lavorato alla costruzione di un’esperienza gastronomica multisensoriale con l’obiettivo di ricondurre i partecipanti alle emozioni della propria infanzia.

Modulo 2: Flair Bartender
Sebbene, le grandi tradizioni partenopee rappresentino una tra le principali attrazioni per i turisti è anche necessario allineare l’offerta delle nostre strutture agli standard delle grandi città europee. Una possibile leva per attrarre il pubblico e soddisfarne le esigenze di divertimento in uno scenario di classe è quella del flair bartending.
Eseguire il flair significa avere perfetta padronanza delle figure previste in questa tecnica di bartending restando perfettamente efficienti nell’esecuzione del proprio lavoro. I movimenti, pur essendo molto spettacolari, hanno lo scopo pratico di preparare il drink e devono quindi essere sempre controllati e impeccabili perché la qualità del cocktail non ne risenta.
Con il presente progetto si è inteso stimolare gli studenti ad intraprendere/proseguire con profitto gli studi connessi all’Indirizzo “Sala e Vendita” dell’Istituto Alberghiero specializzandosi in flair bartending, in modo da creare sul territorio figure atte a soddisfare questo fabbisogno di professionalità emergente.
Per la realizzazione del modulo ci si è avvalsi della collaborazione della SCUOLA BARMAN ACROBATICI di Napoli fondata da Valerio Capaldo, ex Barman acrobatico campione regionale e Italiano nel 2006 del Bacardi Martini GP 5° classificato ai mondiali, organizzatore della Flair Coffee Competition (la prima gara a tappe in Italia), giudice di gare in Italia ed Esaminatore WFA (Word Flair Association).

Modulo 3: Imparo a proteggermi
Le arti marziali rappresentano non solo le antiche pratiche di un tempo per accrescere le abilità in battaglia, ma soprattutto una condizione mentale. Oggi i giovani affrontano battaglie interiori, quali ad esempio: affrontare e vincere le paure, fare i conti con i giudizi degli altri, con gli stereotipi, ecc. Praticare arti marziali oggi significa accrescere oltre al proprio status fisico, soprattutto quello mentale. Le arti marziali possono dare una mano a trovare la propria identità, aiutano a canalizzare l’attenzione e migliorano le capacità cognitive.
Fondamentale risulta allora il ruolo delle arti marziali e in particolare quello delle pratiche respiratorie e di quelle mentali come la meditazione.
Queste infatti permettono soprattutto di:

  • accrescere l’autocontrollo e quindi di gestire gli stati d’animo anche più controversi;
  • aumentare la consapevolezza del proprio corpo nello spazio, in questo modo avviene un incremento e miglioramento delle capacità psico-fisiche.

Per la realizzazione del modulo ci si è avvalsi della collaborazione della ASD Champion Center con il maestro Massimo Portoghese, Cintura Nera quinto Dan di Karate ed ideatore di quella che a Scampia è diventata una solida realtà positiva per il ruolo educativo che svolge nei confronti dei ragazzi del quartiere.

Modulo 4: Io Danzo e Canto Folk
La danza è un’esperienza sociale e di partecipazione rituale collettiva. E’ una manifestazione nel contempo del corpo singolo e di quello collettivo, riconosciuto come degno di attenzione e di interesse. La danza rappresenta la prima espressione artistica dell’essere umano, in quanto non necessita di strumenti, serve solo il corpo per poter ballare. Il corpo si fa musica e movimento e diventa un linguaggio codificato e simbolico. Oltre ad essere una vera e propria arte, la danza è divenuta di volta in volta, la portavoce di valori morali e religiosi, di istanze rituali.
Nelle danze popolari, è l’identità di un gruppo che parla attraverso i corpi dei danzatori e trasmette un messaggio attraverso una gestualità, dei movimenti codificati che cambiano a seconda delle aree geografiche.
Diviene quindi interessante capire il messaggio delle nostre danze popolari e riscoprire il loro significato simbolico originario.
La danza popolare è un modo bellissimo di rimanere nel “qui ed ora”, e di far tacere la mente. È una vera e propria meditazione, un inno alla vita.
Per la realizzazione di questo modulo ci si è avvalsi della collaborazione dell’ASD Champion Center.

Modulo 5: Il Corpo Scenico
La dimensione teatrale, nel suo affrontare l’umano da diversi punti di vista, dà l’occasione di sperimentarsi in altro da sé, di rivelare qualcosa di più di se stessi, della propria ricchezza, dei propri limiti e delle risorse personali.
Il teatro consente una trasformazione della persona apportando contribuiti positivi in termini relazionali e di benessere personale.
Lo scopo ultimo di un percorso teatrale è quello di creare un “metodo ideale” atto a potenziare le capacità creative-espressive delle persone e contemporaneamente ad incrementare appunto la loro evoluzione personale delineando un cammino verso l’integrazione della personalità.
L’obiettivo del modulo è l’ampliamento della coscienza e l’espressione di sé. Ad esse si può arrivare attraverso un processo che passa dal lavoro pre-espressivo, all’espressione del sé profondo tramite l’improvvisazione, per giungere infine alla rappresentazione dei propri vissuti, incarnati in un personaggio.
Nel corso di questo primo modulo gli allievi hanno sperimentato le tecniche del teatro fisico e del canto creando, attraverso tecniche di scrittura scenica delle piccole composizioni di movimenti e canto, raccolte in un video-racconto.
Il modulo è stato realizzato grazie al partenariato con la Fondazione Campania dei Festival e con attori, musicisti e registi come Nadia Baldi, Claudio Di Palma, Renato Salvetti e Vincenzo Mirone.

Modulo 6: La maschera corporea nella Commedia dell’Arte
Il percorso è un viaggio ludico e assieme un’esperienza antropologica nell’universo dei Caratteri della Commedia dell’Arte. Le figure della Commedia dell’Arte appartengono a una complessa e secolare tradizione del Teatro Europeo. Sono maschere fisiche archetipiche che rappresentano una preziosa fonte creativa ed espressiva e permettono di percepire coscientemente chiari modelli di movimento.
Obiettivo didattico e culturale è la rivisitazione della “Commedia all’improvviso”, nel rispetto delle sue matrici tradizionali e caratterizzanti: la preparazione tecnica ma anche culturale e la vocazione imprenditoriale degli attori, la costanza di caratteri fissi con costumi e maschere riconoscibili, l’improvvisazione guidata da una tecnica attoriale acquisita e da un canovaccio memorizzato.
Il modulo è stato realizzato grazie al partenariato con la Fondazione Campania dei Festival e con attori, musicisti e registi come Nadia Baldi, Claudio Di Palma, Renato Salvetti e Vincenzo Mirone.